2.4.2 - Il test Z prende forma.

Il test Z è inteso a validare l’ipotesi secondo la quale la formazione della marea è dovuta alla variazione di densità dell’acqua, ovvero all’aumento del suo volume.

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prologo > indice maree > 2.4 - Le figure d'acqua.

2.4.1 Ciclo cumulativo dissipativo nell'acqua.
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2.4.2 Il test Z prende forma.
2.4.3
Osservatorio naturale per lo studio delle maree.
2.4.4
Il test Z: amplificare un fenomeno nascosto.
2.4.5 Le figure d'acqua.
2.4.6
Onde di densità.
2.4.7
Altri casi significativi.
2.4.8
Differenze tra onde ordinarie e onde di densità.
2.4.9
Proposta di un osservatorio per lo studio delle maree.

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Condizioni per rendere visibile la generazione della marea.

La marea viene percepita solo nel suo effetto di aumento del livello dell’acqua, ma in genere non nel suo modo di essere generata.

Il modo in cui la marea viene generata è generalmente nascosto, perché, di norma, solo poche molecole d'acqua, nello stesso tempo, si muovono a dei valori critici di velocità angolari rispetto alla Luna (o al Sole), secondo le modalità tipiche in cui i processi cumulativi-dissipativi si svolgono.

Condizioni favorevoli per il test Z.

Si può vedere che la marea viene generata per diminuzione della densità dell’acqua quando molte molecole d’acqua si muovono alla stessa velocità angolare critica rispetto, per esempio, alla Luna, per un tempo prolungato, In modo che i processi indotti dalla forza d diventino numerosi, e che gli effetti si manifestino chiaramente.

L’evento L’evento può succedere quando un valore critico di velocità angolare rispetto alla Luna si mantiene a lungo, come succede ai punti a, b, c, d del calendario preparato per i semi.

Si ha allora formazione di “figure d’acqua”, che in forma di protuberanze testimonierebbero che si è avuta variazione della densità dell'acqua.

Velocità angolare, data come media oraria per ciascun giorno, del recupero del ritardo della Luna, nel suo giro attorno alla Terra, definito in 86400 secondi, ed eseguito in un mese siderale.

3 - Scambi termici.

Diversamente da quanto succede nei semi, fermi rispetto al suolo, é bene precisare che nell'acqua liquida, ove le molecole possono muoversi ciascuna per conto proprio, lo scambio termico può avvenire tra molecole in fase cumulativa, con quelle in fase dissipativa, quasi nello stesso tempo.

È mia interpretazione che ciò avvenga in tempi più o meno coordinati.

Gli scambi di calore sono favoriti dalla profondità dell'acqua, e dal suo rinnovo ad ogni ciclo di marea.

4 - Acqua profonda, quasi ferma.

L'osservazione va eseguita in uno specchio d'acqua sufficientemente profondo.

Quanto più ridotto è il movimento dell'acqua, quante più molecole, per singolo evento, si trovano ad interagire con la Luna alla stessa velocità angolare.

Acqua non stagnante.

Come appena detto, l'acqua vi deve essere quanto più possibile ferma. Però essa non deve essere stagnante, ma rinnovata ad ogni ciclo di marea, al fine di facilitare i necessari scambi termodinamici tra molecole.

Senza detti scambi, la forza d, generata dal movimento angulare rispetto alla Luna (o al Sole), non ha effetti.

Condizioni avverse.

1 - Il vento.

Ed in fine, non ci deve essere vento. Esso non deve superare i 3 km/hr. In modo che quelle che io chiamo “figure d’acqua” non siano alterate.

Il vento è la maggiore causa di mancati appuntamenti con la Luna. Esso (a => 0,5 m/sec) impedisce la formazione corretta delle figure d'acqua.

Figure d'acqua alterate da un vento di 2 m/s.

L070712u1100

2 - Passaggio di natanti.

Pure le onde dovute al passaggio di un natante le disturbano.

segue 2.4.3