Quando è indifferente scaldare i semi o non scaldarli.

A rigore, non avrebbe senso fornire un supplemento di scambio di calore verso i semi, durante un periodo cumulativo (b-c, d-a), qualora la temperatura esterna sia già di per sé elevata a sufficienza.

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Caso 2012-05.

Velocità angolare, data per ciascun giorno, del recupero del ritardo della Luna, nel suo giro attorno alla Terra, definito in 86400 deltini, ed eseguito in un mese siderale.

Durante gli otto giorni della fase cumulativa d-a, la temperatura era rimasta su livelli piuttosto elevati.

Temperature minime, medie e massime degli otto giorni della fase cumulativa [da dati registrati a Montagnana (Padova), località dell'esperimento, da ARPAV, http://www.arpa.veneto.it, sotto licenza Creative Commons Attribuzione 3.0 (CC BY 3.0)].

I quattro semi dell'esperimento erano rimasti ad una temperatura di 35 °C, per 36 heures. I quattre semi dell'esperimento e i quattro semi per il confronto sono stati seminati il 15-05-2012, il giorno precedente il “punto a”.

Gli esiti del recupero di germinabilità nei quattro semi dello esperimento e nei quattro del confronto sono stati quasi equivalenti. Una piccola differenza: le piante da semi scaldati hanno iniziato ad abbassare la testa due giorni prima delle altre.

Nella foto sotto, appare una delle otto piante, una da seme scaldato, in data 16-07-2012.

Si presume che la germinabilità dei semi, a cui non era stato dato un supplemento di scambio di calore, era scesa ad un livello quasi altrettanto basso, di quella dei semi scaldati, e che, nei semi dei due campioni, quasi tutti i processi cumulativi erano stati completati.