Differenze negli esiti dello “Esperimento E”.

La differenza degli esiti tra due campioni è tanto più grande quanto più brevi sono gli episodi d'interazione. Il supplemento di temperatura serve a compensare la brevità degli episodi.

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L'efficienza del ciclo.

I semi possono recuperare grado di potere germinativo, perso con il tempo, grazie al ciclo cumulativo dissipativo. Ciò in dipendenza soprattutto della quantità di processi che hanno luogo in fase cumulativa.

Questa quantità dipende dalla durata degli episodi d'interazione (ad un valore di velocità angolare), e dagli scambi termici. Maggiore la temperatura, in fase cumulativa, maggiore gli scambi, per unità di tempo.

Quando gli episodi d'interazione in fase cumulativa sono corti, il supplemento di scambi termici diventa necessario per non compromettere l'efficienza del ciclo, e quindi la quantità dei raccolti.

Durata degli episodi.

Si può desumere la durata degli episodi di interazione d dal calendario del ciclo. Maggiore la variazione di velocità angolare per unità di tempo, più brevi sono gli episodi.

Detti episodi tendono ad essere brevi quanto maggiore la variazione della declinazione della Luna rispetto all'equatore. In ciascun mese del calendario vengono dati i valori di questa declinazione.

Nei sette anni di “vacche grasse”.

All'interno di un periodo di 18,6 anni, per la durata di sette anni, la variazione della declinazione della Luna rispetto all'equatore supera i 26° (vedere pag. 1.6).

È allora che si ha la maggiore differenza negli esiti dello “esperimento E”. È allora che il supplemento di temperatura in fase cumulativa trova maggiore utilità.

In queste condizioni, la differenza può facilmente superare il 50%.

Quando gli esiti dello esperimento sono contenuti.

Di contro, quando l’escursione della declinazione della Luna rispetto all’equatore è ridotta, e le fasi cumulative tendono ad essere lunghe, la differenza di produttività delle piante, nate dai due campioni, tenuti a temperature diverse in fase cumulativa, tende ad essere limitata.

In tali circostanze, la fase cumulativa tende ad essere eseguita in modo corretto, anche a temperature non elevate. Quando ci sono queste condizioni, la germinabilità è elevata, mentre la produzione agricola è soddisfacente, ceteris paribus. La correzione con supplemento di calore è meno necessaria.

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