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Effetti del movimento della Luna su semi e maree.
Esiti della ricerca eseguita da Pietro Baruffaldi.
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edizione 25.1 - 2025-08-08
english ||| français ||| © avviso di diritto d'autore
introduzione --- prologo sui semi --- prologo sulle maree
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Introduzione.
0.0.#1 Prologo.
0.0.#2 Il fenomeno delle maree.
0.0.#3 Evoluzione e seconda legge della termodinamica.
0.0.#4 Come si spiega il fatto dell'evoluzione.
0.0.#5 Due forze conseguenti.
0.0.#6 Processi cumulativi-dissipativi.
0.0.#7 Cosa mi ha portato a interessarmi di maree.
0.0.#8 Applicazione in Agricoltura. Il fenomeno delle maree.
0.0.#9 Né sulla Luna, né su Marte.
---- 0.0.#1 ----
Prologo.
Erwin Schrdinger, nel febbraio del 1943, si chiese come fosse possibile l'evoluzione della vita, pur essendo valida la seconda legge della termodinamica (principio dellentropia crescente).
Questo lo portò a dire che, nel mosaico delle leggi della fisica, dovremmo essere pronti ad accettare un nuovo tassello, ad integrazione di quanto già conosciuto.
Pochi anni dopo, Leon Brillouin si domandava: "Come è possibile capire la vita, quando l'intero mondo è ordinato secondo la seconda legge della termodinamica, la quale tende alla morte e all'annientamento?"
Questo problema, posto da Erwin Schrdinger, da Leon Brillouin, e da altri, trova ora risposta in quelli che io chiamo processi cumulativi-dissipativi.
Una applicazione in Agricoltura.
A coloro che pensano di trovare qui solo della teoria, ci tengo a dire subito che troveranno anche un'applicazione in Agricoltura. La conoscenza di detti processi permette infatti una procedura di semina, utile per aumentare sensibilmente i raccolti.
In questa pagina d'introduzione.
Invece di dire subito all'inizio cosa sono detti processi, ritengo più utile introdurre prima alcuni punti della fisica dove essi operano.
Solo più avanti, in questa pagina d'introduzione, e dopo, in capitoli specifici, che qui io chiamo itinerari, vedrò di dire il modo in cui detti processi si attivino.
---- 0.0.#2 ----
Il fenomeno delle maree.
Preferisco non partire dal fenomeno più importante generato dai processi cumulativi-dissipativi, quello dell'evoluzione.
Voglio iniziare dal fenomeno maree, da come esse si comportano, come ce lo fa vedere il filmato pubblicato dalla NASA. Che qui ringrazio per avermene concesso la pubblicazione.

Il filmato indica correttamente che non esistono due grandi onde di marea, che si estendendono da nord a sud, e che procedono da est ad ovest, come dovrebbe essere se fosse vera la teoria corrente, che le vuole dovute alla gravità.
Le maree si sviluppano invece come tante onde di marea, ciascuna all'interno del suo proprio bacino, con andamento anti-orario nell'emisfero nord, e andamento orario nell'emisfero sud, a causa del magnetismo.
Il diverso livello del magnetismo locale è pure causa della frequenza della marea nei vari bacini. Se esso è a livello normale, la frequenza della marea è bi-diurna. Se il livello è elevato la frequenza diventa diurna. In alcuni bacini di marea, la frequenza varia con la stagione.
Tutto questo sarebbe impossibile se le maree avessero come causa le attrazioni di Luna e Sole, ma possibile invece in quanto dovute al movimento rispetto ad altra materia (Luna e Sole compresi), alternando processi cumulativi e dissipativi, nei modi che vedremp più avanti, e condizionate dal magnetismo locale, che ne determina la frequenza.
Una teoria delle maree molto più semplice.
Quanto qui detto è ancora una teoria alternativa, provvisoriamente in attesa di essere confermata da altri ricercatori. A mio avviso, essa supera facilmente il test del rasoio di Occam, diversamente dalla teoria corrente, quella che attribuisce la causa delle maree alla gravità.
---- 0.0.#3 ----
Evoluzione e seconda legge della termodinamica.
Dopo aver parlato di maree, voglio riprendere dalle domande poste all'inizio da Erwin Schrdinger e da Leon Brillouin, se possibile ancora più fondamentali del fenomeno maree.
Essi si domandavano in quali modi è reso possibile, qui sulla Terra, il fenomeno dell'evoluzione,
(1) inteso come aumento di complessità, sviluppo e miglioramento di varie forme di vita,
quando invece
(2) a causa della seconda legge della termodinamica, considerata a se stante, grazie ad esperimenti che la convalidano, ogni utilizzo o trasferimento di energia si dovrebbe svolgere quasi sempre con una efficienza inferiore al 100 per cento, con conseguente diminuzione di complessità e di sviluppo, in un processo d'involuzione, fino alla così detta morte del calore.
---- 0.0.#4 ----
Come si spiega il fatto dell'evoluzione.
Il fenomeno chiamato evoluzione, in contro tendenza a quanto succederebbe per effetto della seconda legge, viene permesso:
1 - in primo luogo, grazie allenergia che ci viene dal Sole, nel suo processo di consunzione;
2 - quando possono anche aver luogo i processi cumulativi-dissipativi, oggetto di questa ricerca.
Come metodo, non escludo che ci possano essere anche altri processi compensativi della seconda legge della termodinamica, non ancora considerati.
Fino a quando l'evoluzione potrà continuare.
Levoluzione che si ha sulla Terra continuerà, in pratica fino a quando si presenterà per prima una di queste due condizioni:
1 - quando si raggiungeranno alte temperature incompatibili con la vita;
2 - quando il Sole non potrà più erogare abbastanza energia utile a compensare quanto succede a causa della seconda legge.
Mi aspetto che la condizione che si presenterà per prima, sia la nr. 1.
---- 0.0.#5 ----
Due forze conseguenti.
Prima di considerare i processi cumulativi-dissipativi, dò un accenno alle due forze conseguenti (forze che si manifestano come conseguenza di qualcosa d'altro), che li generano.
Queste due forze conseguenti sono:
la gravità (dovuta allinterazione tra materia ed altra materia; interazione che determina il movimento);
e la forza d, provvisoriamente definita da me come forza dovuta al movimento angolare rispetto a dell'altra materia. Detta forza appare operare sulle configurazioni dei semi a date velocità angolari critiche.
La gravità determina il movimento, la forza d lo sfrutta, in particolare dando luogo ai processi cumulativi-dissipativi.
Come vedremo alla pagina 1.3.4, le due forze hanno caratteristiche ben distinte.
---- 0.0.#6 ----
I processi cumulativi-dissipativi.
I processi cumulativi-dissipativi sono causati dal movimento angolare rispetto ad altra materia;
- cumulativi quando detto movimento sta aumentando, se accompagnati da accumulo di calore;
- dissipativi quando detto movimento sta diminuendo, se accompagnati da dissipazione di calore.
Processi cumulativi-dissipativi nei semi.
Il modo (o uno dei modi), in cui viene compensata la seconda legge della termodinamica, è quello dei processi cumulativi-dissipativi che si hanno nei semi, oggetto della prima parte di questo studio.
La conoscenza dei tempi e modalità di detti processi permette di aumentare la loro efficienza, in confronto a quando si procede nelle semine senza tener conto degli esiti di questa ricerca.
L'aumento di efficienza e quindi dei raccolti va dal 30 al 50 per cento. Ciò all'interno del generale ciclo di efficienza, quello dei 18,6 anni, determinato dalla declinazione della Luna rispetto all'equatore, come verrà detto meglio nel prologo sui semi.
Dell'energia prima presa in prestito dall'ambiente, poi restituita.

In fase cumulativa (b-c; d-a), dellenergia, sotto forma di calore, viene presa in prestito dall'ambiente; le molecole tendono ad assumere configurazioni di più alta energia, e meno uniformi tra di loro.
In fase dissipativa (a-b; c-d), lenergia, prima presa in prestito in fase cumulativa, viene restituita all'ambiente; le molecole allora tendono a cadere su configurazioni di bassa energia, e più uniformi tra di loro, in una specie di reset, di auto-riorganizzazione.
Alla fine di questo doppio processo, il bilancio neghentropico è positivo. Lentropia è diminuita.
La fase cumulativa si rivela essere funzionale a quella dissipativa, come vedremo nell'esperimento E (sui semi).
Il tassello mancante.
Quanto ora detto, lo posso considerare come il tassello mancante nei ragionamenti praticati fino ad oggi, ove seconda legge della termodinamica ed evoluzione, pur dichiarate come incompatibili tra di loro, ciascuna viene poi nella pratica trattata come vera.
Adesso - grazie ai processi cumulativi-dissipativi - seconda legge della termodinamica ed evoluzione potranno finalmente essere considerate compatibili, anche in teoria.
---- 0.0.#7 ----
Cosa mi ha portato a interessarmi di maree.
In molte occasioni, durante i miei esperimenti con i semi, ho potuto osservare che essi s'inteneriscono più facilmente, secondo un ciclo bi-diurno, che richiama alla mente le maree della maggior parte dei bacini di marea - quelli a cadenza bi-diurna.
Quando però, nello esperimento B, intervengo con un magnete, la cadenza del ciclo cumulativo-dissipativo cambia, da bi-diurna a diurna, come succede nel fenomeno marea in alcuni bacini.
Altri possibili punti in comune tra semi e maree.
Tempo fa, gli esiti dellesperimento B mi hanno portato a considerare altri possibili punti in comune tra semi e maree, e a confrontare la teoria corrente sulle maree, con unaltra teoria provvisoria alternativa, ove la causa della marea non è più supposta essere la gravità, ma il movimento rispetto ad altra materia, come succede con i semi.
---- 0.0.#8 ----
Applicazione in Agricoltura.
Dopo l'introduzione, nella prima parte del sito, viene comunicata una procedura di semina, utile a rendere efficienti nei semi tali processi, con conseguente aumento significativo dei raccolti.
Il fenomeno delle maree.
Nella seconda parte del sito, la scoperta di tali processi permette di dare al fenomeno delle maree una teoria coerente con i fatti, senza le complicazioni e incoerenze di quella corrente, accettata come valida da oltre 330 anni.
---- 0.0.#9 ----
Né sulla Luna, né su Marte.
Tutte le condizioni necessarie, affinché i processi cumulativi-dissipativi possano aver luogo sono presenti sulla Terra. Anche un adeguato campo magnetico è tra le condizioni necessarie.
Non così sulla Luna, né su Marte, ove, presumo, gli effetti della seconda legge della termodinamica non sono bilanciati dai processi cumulativi-dissipativi, come succede qui sulla Terra.
Gli esiti di esperimenti A e di esperimenti E, da eseguire sulla Luna e su Marte, potrebbero confermare o meno tali mie supposizioni.
Per quanto riguarda Marte.
Di fatto, la scoperta dei processi cumulativi-dissipativi, così importanti per lAgricoltura, aggiunge un altro elemento negativo per quanto riguarda la fattibilità di vivere su Marte.
Marte è provvisto di due satelliti, ma con masse esigue, non sufficienti a ché il movimento rispetto ad essi possa generare abbastanza processi cumulativi-dissipativi sul pianeta.
Pure il ridotto campo magnetico non andrebbe a soddisfare quanto è necessario per detti processi.
In aggiunta a tutto questo, per il solo fatto che le posizioni dei due poli su Marte, rispetto allequatore, sono instabili e molto variabili, toglie del tutto ogni possibilità di poterci vivere e prosperare, senza portare dalla Terra quanto serve.
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Una ricerca da concludere.
Quanto da me trovato deve essere confermato da altri ricercatori. Infatti, per questo argomento, non esiste ancora una peer review.
Ce ne sarà solo dopo che altri ricercatori avranno eseguito le dovute osservazioni ed esperimenti.
Questa ricerca è tutt'altro che compiuta. Io sono da solo, e ci sono ancora grandi aree da definire, per esempio la lista delle velocità angolari critiche alle quali i processi cumulativi-dissipativi vengono eseguiti.
Dove io non sono riuscito può essere colto da altri come una opportunità, come un incentivo ad adottare questa ricerca per completarla, visto la mia età (sono nato nel febbraio del 1943).
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