Esperimento A: procedura e risultati.

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esperimento A: introduzione ||| considerazioni

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Prima di schiacciare il seme.

Il singolo seme, dopo essere stato mosso, prima di essere schiacciato, può mostrare di non aver subito alcun cambiamento. Ma più frequentemente esso può aver cambiato in misura più o meno grande in colore e tenerezza.

Interpreto che questo succede in funzione del numero di molecole che sono state implicate nel cambio di configurazione, durante brevissimi episodi d'interazione, a dei valori critici di velocità angolare, sui quali l'operatore si è attardato durante brevissime frazioni di secondo, a caso.

Il seme viene schiacciato lentamente.

Si passa alla fase in cui il seme viene schiacciato lentamente.

Primo segno di riuscita.

Anche nel momento di applicare la pressione si può capire il grado di riuscita del singolo esperimento in corso: è in rapporto diretto con la facilità con la quale il seme si lascia premere.

Quando molte molecole sono state interessate alla stessa velocità critica, la pressione necessaria può anche risultare nulla; è quando il seme crolla su se stesso.

Interpreto che questo succeda in dipendenza dal numero di molecole di acido grasso che sono state coinvolte nel cambio di configurazione, agli stessi valori critici di velocità angolare.

Quando è facile spremere il seme.

Più molecole vengono portate – all’interno di ciascun insieme più o meno grande – alla stessa configurazione molecolare a bassa energia, più morbido sarebbe diventato il seme.

In caso di risultati ottimali, non è quasi necessario applicare pressione. Gli acidi grassi diventano liquidi e il seme di girasole collassa.

Il grado di pressione che viene applicato:

[1] indica il grado di risultato negativo;
- vuoi perché poche molecole vengono coinvolte dai valori critici discontinui della velocità angolare della piccola pressa durante il suo movimento rotatorio;
- sia perché, anche se ciò avviene, non hanno la possibilità di dissipare il calore, operazione necessaria nel processo di abbassamento dell'energia di configurazione;

[2] sembra essere in parte anche la causa di risultati negativi, non appena il grado di pressione impedisce in una certa misura la dissipazione del calore.

Grado di successo.

Per finire, dopo aver sottoposto, in numerosi sessioni, molti semi di girasole all'esperimento, si otterranno molti risultati, uno diverso dall'altro.

Infatti, il grado di successo dell'esperimento è vario: dipende anche dalle velocità angolari critiche raggiunte casualmente, ogni volta diverse, e di conseguenza dal numero di molecole coinvolte nel fenomeno.

Nei casi migliori, resta una pellicola sottile, del tutto trasparente, composta quasi solo da mucillagine, con olio diffuso sopra e attorno (riesce solo con seme di qualità ottimale).

Cause di risultato negativo.

Le ragioni di esito negativo di un “esperimento A” sono state da me attribuite ad una serie di circostanze:
- insufficiente grado di germinabilità del seme;
- pressione applicata con troppa forza;
- insufficiente dissipazione di calore dal seme, durante i due momenti della procedura.

Tuttavia, la ragione più importante è che il fenomeno non si verifica per buona parte delle molecole, perché esso avviene solo a dati valori discontinui critici di velocità angolare, mentre i movimenti sono applicati allo schiaccino in modo casuale.

Si noti che tutte le molecole di acidi grassi interessate da un valore critico di velocità angolare competono tra loro nella dissipazione di energia per la coerenza. Dipende dal flusso dissipativo in quel momento; cioè, nella maggior parte dei casi, da come viene condotto l'esperimento.

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