Courtesy by NASA\PO.DAAC.

VIDEO

Il video è stato preparato nel 1997 o prima dalla “NASA Physical Oceanography Distributed Active Archive Center”, presso il “Jet Propulsion Laboratory, California Institute of Technology”.
Le maree viste dallo spazio.
Vi si può vedere, sia pure virtualmente, lo svolgimento normale di tutte le onde di marea, nello stesso tempo, dall'alto dei diversi bacini.
(rappresentazione corrente)
Solo due onde di marea, in movimento verso ovest.
Considerare la differenza tra il modo classico di rappresentare le maree con il video della NASA.
Vengono rappresentate due onde di marea, che si sposterebbero da un meridiano al seguente verso ovest. In modo che la prima resti vicino alla linea sublunare, e l'altra vicino a quella opposta.
(approccio induttivo) Movimento circolare delle maree.
Da quello che si vede nel video, non vi sono affatto due onde di marea (protuberanze) d'acqua che si spostano da un meridiano al successivo, verso ovest.
Guardate voi stessi, agendo sul cursore, lentamente; considerate i movimenti delle maree su di un qualsiasi meridiano di vostra scelta. Vedrete il colore rosso (alta marea) e il colore blù (bassa marea) alternarsi, nello stesso momento, lungo lo stesso meridiano. In netto contrasto con le implicazioni della figura delle due protuberanze, proposta nella teoria corrente.
Dal video, si può anche dedurre che non vi sono due onde, che la prima resta vicino alla linea sublunare, e l'altra vicino a quella opposta.
Al posto delle due onde, ve ne sono diverse, una per bacino di marea. E ciascuna si muove attorno al centro del proprio bacino; in senso orario, se nell'emisfero sud, in senso anti-orario, se nell'emisfero nord.
Unità di spazio della marea.
In effetti, non si può considerare la Terra come l'unità di spazio di una sola onda di marea, né di due onde di marea. Ci sono invece numerose unità di spazio, ciascuna autonoma rispetto alle altre, chiamate bacini di marea; all'interno di ciascun bacino si svolge una sola onda di marea.
Il fenomeno succede in questo modo a causa del rapporto sbilanciato, che esiste tra (1) la velocità alla quale la Terra gira sul suo asse, rispetto a Luna e Sole, e (2) le deboli velocità alle quali gli squilibri tendono a compensarsi, per quanto riguarda i livelli dell'acqua, e soprattutto per le diverse pressioni che si stabiliscono, nelle diverse località, all'interno di ciascun bacino, a causa delle variazioni di densità.
Invero, secondo l'approccio presentato in questo sito, un'onda di marea sarebbe una media mobile, degli effetti in ritardo delle variazioni cicliche della densità dell'acqua, in momenti diversi, a turno, nei diversi settori, all'interno del suo bacino.
Il video viene presentato anche con un commento più semplice.