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Itinerario 2.1 - Incongruenze nella teoria corrente sulle maree.

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2.1.1 - Rappresentazione classica delle maree.

In questa pagina vi sono i tipici enunciati sostenuti dai fautori della teoria classica sulle maree.

L'onda di marea è un rigonfiamento dell'acqua che gira attorno alla Terra, con frequenza bi-diurna.

Tutto questo è provocato soprattutto dall'attrazione della Luna, e in misura minore dall'attrazione del Sole.

Descrizioni semplici sulle maree.

Figura nr 1.

Nella parte della terra rivolta verso la Luna, l'attrazione di quest'ultima è più forte. Ciò provoca un rigonfiamento dell'acqua verso la Luna.
Nello stesso tempo, dall'altra parte della Terra, l'attrazione della Luna è al suo momento più debole; ciò produce una seconda protuberanza, un'altra marea, rivolta questa volta nella direzione opposta alla Luna.
(tradotto dalla pagina http://www.the-sea.org/tides.htm)

Combinazione gravità e inerzia.

“... la combinazione di gravità e inerzia crea due protoberanze (o onde) d'acqua. Una si forma ove la Terra e la Luna sono più vicine, e l'altra ove esse sono più lontane. Nel resto del globo, la gravità e l'inerzia sono in relativo bilanciamento. Siccome l'acqua è fluida, le due protuberanze restano allineate sulla Luna, come la Terra gira su se stessa” (tradotto dall'inglese - NOAA: Ross, D.A., 1995).

Detto da alcuni fautori della teoria corrente.

Se la Terra fosse completamente coperta di acqua, e il suo unico oceano fosse molto profondo, l'attrazione, esercitata dalla Luna e dal Sole, produrrebbe due protuberanze d'acqua, una che guarda la Luna, l'altra nella parte opposta - come nella figura #1.

Formula dell'attrazione.

Se elevassino le distanze solo al quadrato, applicando la formula della legge dell'attrazione, avremmo i seguenti rapporti medi:
Sole 1, Luna ca. 0,0056.
Ovvero: Luna 1, Sole ca. 178.

In altre parole, la Terra attrae le proprie acque nove milioni di volte più di quanto faccia la Luna.

[in "ocean" Encyclopædia Britannica Online.
<http://www.eb.co.uk:195/bol/topic?eu=115014&sctn=6>
[Accessed September 1 1999]].

Componente orizzontale.

La componente verticale sarebbe di per sé del tutto insufficiente a sollevare l'acqua dell'oceano. Tuttavia, la forza efficace è quella della componente orizzontale, la quale attira le acque di superficie di mari e oceani verso ovest.

Alla componente orizzontale, non si oppone la gravità della Terra [sic]. Così, le due onde di marea si spostano verso ovest, da un meridiano al successivo.

Nella formula della componente orizzontale, la distanza viene elevata al cubo.

La figura #1 rimane il riferimento.

Ancora oggi, la figura #1 rimane il riferimento di come funzionano le maree. La potete trovare dappertutto, sui libri, nei documentari, ed infine in internet. Mentre la figure #2 rimane sconosciuta per i più. E' un peccato vedere che, chi dovrebbe seminare conoscenza, sta fermo su vecchi cliché.

Oggi, anche nei documentari, si può vedere la Terra percorsa da due onde di marea, allineate sulla posizione della Luna. Magari onde amplificate per far meglio capire. Invero, l'immagine è facile da capire, ma è falsa.

Invero, l'immagine è facile da capire, ma è falsa, se raffrontata a ciò che succede nella realtà, come verrà mostrato, in un filmato della NASA, presentato nella prossima pagina.

Pierre Simon Laplace.

La teoria corrente sulle maree, nella forma più sofisticata, è quella originata da Pierre De Laplace (1749-1827).

Nella descrizione di Martin Ekman, Laplace mostrò che le maree potevano essere distinte in tre tipi: il primo di lungo periodo, poi di tipo diurno, e quindi di tipo semi-diurno.

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