Fusione di due onde di marea.

Come un bacino a cadenza bi-diurna (due onde di marea al giorno) si trasforma in apparenza in un bacino diurno (una sola onda al giorno).

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Variazione apparente della cadenza di una marea.

In questo allegato, presento un esempio di variazione apparente della cadenza della marea, da bi-diurna (due onde di marea al giorno), a diurna (un'onda al giorno).

La causa di questa transformazione è dovuta all'effetto opposto della declinazione della Luna sui tempi di generazione di due onde.

Figura 1

Valori ordinate: declinazione, in gradi;
Valori ascisse: tempi, in minuti.
A spatiolo sopra; B spatiole sotto.

In un bacino a cadenza bi-diurna (due onde al giorno), dell'emisfero nord, al passaggio dello spatiolo sopra il meridiano locale (curva A, spatiolo sopra), una declinazione nord fa anticipare la generazione della marea, una declinazione sud la fa tardare.

Invece, se l'astro considerato passa sopra il meridiano opposto (curva B, spatiolo sotto), una declinazione sud fa anticipare la generazione della marea, una declinazione nord la fa tardare.

Formazione di copie di onde di marea.

L'effetto della declinazione degli astri, sui tempi di generazione, va a modificare gli intervalli tra onde di marea. A turno, un intervallo viene allungato, il successivo accorcianto. Si formano così gruppi di due onde.

Legenda dei grafici delle onde di marea.

Sui numeri assegnati alle onde di marea.

Onde dispari, onde pari.

La prima onda di ciascuna coppia di onde di marea è quella in ritardo (rispetto ai tempi che avrebbe dovuto avere, con declinazione zero). Per convenzione di questo sito, onda dispari.

Essa viene raggiunta dalla seconda onda della coppia, quella in anticipo (rispetto ai tempi che avrebbe dovuto avere). Onda pari.

Deflusso lento.

Nel caso della laguna di Venezia, l'intervallo tra due onde di marea, formanti una coppia, si riduce ulteriormente, a ragione del lento deflusso fuori della laguna. Soprattutto ai quarti di Luna.

Una specie di ingorgo diventa inevitabile quando l'onda dispari è troppo in ritardo; ché allora anche l'onda pari che segue, non è da meno, e si presenterà con troppo anticipo. Per lo stesso motivo (la declinazione), per il quale la dispari ha accusato troppo ritardo.

E' quasi automatico, nell'alternarsi delle due curve del grafico. Se la prima onda è in ritardo a causa dei tempi della curva A, la seconda è in anticipo a causa dei tempi della curva B. O viceversa: la prima tarderà, dati i valori della curva B; la seconda anticiperà, per quelli della curva A.

Esempio: marzo 2007.

Consideriamo il caso tra il 12 e il 13 marzo 2007.

Siamo vicini alla fase di ultimo quarto, quando la Luna passa sopra il meridiano al mattino; per poi passare sopra quello opposto nel tardo pomeriggio.

Nel caso considerato, la declinazione della Luna è di ben 28° sud. Al mattino lo spatiolo passerà in forte ritardo (curva A della figura 1); nel tardo pomeriggio, esso passerà in forte anticipo (curva B).

Tra il 12 e il 13 marzo 2007, a Venezia, l' onda 11, in ritardo, si fonde con l'onda 12, in anticipo.


Apparenza e realtà.

L'intervallo tra le due onde potrà ridursi così tanto, fino alla fusione, in una sola onda.

Un bacino a cadenza bi-diurna diventa allora, ma solo in apparenza, un bacino diurno. Mentre la generazione della marea rimane bi-diurna.

Le declinazioni di Luna e Sole possono solo modificare i tempi della generazione della marea, anticipandoli, o ritardandoli. Esse non modificano la cadenza di generazione del bacino che si considera (diurna; bi-diurna).