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Itinerario 2.3 - Sviluppi della teoria sulle maree.
Se non sei disposto ad accettare anche ciò che non ti aspetti, non troverai mai ciò che è nascosto.
Eraclito
Causa latet, vis est notissima . . . (*)
Ovid, Metamorphoses
On peut bien connaître l'existence d'une chose, sans connaître sa nature. (**)
Pascal, Pensées, iii, 238.
(*) Mentre l'effetto è conosciuto, la causa resta nascosta.
(**) Si può ben conoscere l'esistenza di una cosa, senza conoscerne la natura.
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--- 2.3.1 ---
Introduzione ai processi cumulativi-dissipativi nell'acqua e fenomeno maree, secondo la mia interpretazione.
Dopo aver messo in risalto nell'itinerario #2.2 i cinque punti relativi alla teoria attuale sulle maree, avanzerò una ipotesi alternativa sul fenomeno maree, molto più semplice ed elegante.
Secondo la mia ipotesi - beninteso da essere confermata da altri ricercatori - le maree sarebbero dovute a processi generati dal movimento rispetto ad altra materia, come succede nei processi cumulativi-dissipativi nei semi, e ove leffetto diminuisce con la distanza elevata al cubo.
Con importanti differenze nei comportamenti, a causa del grado di mobilità che hanno le molecole dell'acqua, rispetto a quella delle molecole dei semi.
In questa fase, per semplificare, arbitrariamente, mi sono concentrato sugli effetti del movimento rispetto alla Luna, perché più forti.
--- 2.3.2 ---
Quando vogliamo comunicare una nuova idea.
Jean Fourastié ha detto che quando vogliamo comunicare una nuova idea, questa deve inserirsi armoniosamente nel bagaglio delle idee precedenti, come se fosse solo un corollario, o un caso speciale. Questa è una raccomandazione utile nella maggior parte dei casi.
Non quando la teoria sullargomento in discussione è appesantita da fondamentali incoerenze.
Non quando capisci che bisogna partire da tuttaltro punto di vista.
Come succede nella teoria corrente sulle maree, quando vi dicono che esse sono dovute principalmente allattrazione esercitata dalla Luna, anche se la sua attrazione è infinitesima, rispetto a quella esercitata dalla Terra sulle proprie acque.
--- 2.3.3 ---
Piuttosto di dire di non sapere.
Quando non si trova il colpevole di un delitto, a volte si condanna un innocente, anche in presenza di incongruenze, aggiustando le cose alla meno peggio.
È quello che è successo nel caso della teoria sulle maree. Non trovando la vera causa del fenomeno, invece di ammettere di non sapere, hanno preferito aggiustare arbitrariamente una formula, quella dell'attrazione, ed affermare che - nel caso delle maree - bisogna considerare la componente orizzontale.
--- 2.3.4 ---
Sulla base di quanto detto finora.
In base a quanto detto dall'intinerario #1 fino a questo punto, mi sento di escludere lattrazione come causa delle maree, trovandomi così libero di proporre unipotesi alternativa, beninteso corroborata da prove.
Come i semi, anche lacqua riesce a rigenerarsi, mantenendo bassa la propria entropia, grazie al suo movimento rispetto a dell'altra materia, e a conseguenti processi cumulativi-dissipativi, come può succedere negli impianti di depurazione dell'acqua, ove questa è messa in movimento per la sua rigenerazione.
Raccolta di prove.
In questa ricerca, per dimostrare che anche lacqua si avvale di processi cumulativi-dissipativi, grazie al movimnto rispetto ad altra materia, dovevo tra l'altro tener presente la differenza tra come questo succede nei semi (fermi al suolo), e come invece succede nellacqua liquida (molecole in movimento).
A questo proposito, ho dovuto vedere se anche nell'acqua qualche effetto percepibile potesse aver luogo, causato, non dall'attrazione, ma dal movimento della Luna, mostrando due delle peculiarità dei processi cumulativi-dissipativi: (1) che sono attivati dal movimento rispetto ad altra materia, (2) a velocità angolari critiche, quindi solo durante brevi episodi di interazione, come avevo visto nei semi.
--- 2.3.5 ---
Nei semi - In periodi distinti.
Nei semi fermi al suolo, tutte le molecole si muovono in genere alla stessa velocità angolare rispetto alla Luna. Quando ciò succede ad una velocità angolare critica, i processi, o cumulativi o dissipativi, possono aver luogo in grande numero, ma in periodi distinti, per le ragioni a suo tempo già dette nella prima parte del sito.
Infatti, nei semi, quando fermi sul terreno, i processi cumulativi hanno luogo solo nei periodi b-c e d-a del calendario, quelli dissipativi solo nei periodi a-b e c-d..
--- 2.3.6 ---
Nell'acqua, quando i processi cumulativi-dissipativi non sono palesi.
Lacqua, quando liquida, è invece composta da gruppi di molecole in movimento, con due caratteristiche conseguenti di detto movimento.
La prima è che l'acqua non è soggetta alla separazione dei processi cumulativi-dissipativi in due periodi lunghi, come succede nei semi.
La seconda è che nell'acqua, quando liquida, raramente le varie molecole si muovono coordinate tra di loro.
La conseguenza della seconda caratteristica è che i due processi cumulativi-dissipativi di solito rimangono nascosti, perché raramente vengono svolti in modo coordinato tra un grande insieme di molecole.
Solo se molte molecole svolgono i due processi cumulativi-dissipativi in modo coordinato tra di loro, esse rivelano di essere soggette a detti processi.
Solo il risultato finale.
Di norma, possiamo solo capire il risultato finale complessivo indirettamente, se l'acqua sta aumentando o diminuendo il suo volume (verso l'alta o la bassa marea), sulla base del deflusso dellacqua da un luogo ad un altro.
Nella prossima pagina, vedremo invece quando l'alternarsi delle due fasi diventa palese. Saremo sorpresi dalla differenza di volume che l'acqua assume nelle due fasi.
Alla fine, questo fenomeno può aver luogo alle seguenti condizioni: (1) quando il movimento di acqua non stagnante è molto ridotto; e (2) quando il moto della Luna è ad una delle velocità critiche, rispetto ad un grande numero di molecole, per un tempo prolungato (quasi sempre solo ai punti a, b, c, d).