Effetti del movimento della Luna su semi e maree.
(Temi trattati) La Luna contribuisce a fare della Terra un pianeta ove la vita può nascere e svilupparsi, grazie ai processi cumulativi dissipativi che essa permette.
La scoperta di detti processi ha reso possibile la messa a punto di una procedura di semina, utile ad aumentare i raccolti in misura significativa, come pure di dare soluzione a due incongruenze irrisolte della fisica.
Detti processi rendono possibile levoluzione nonostante la seconda legge della termodinamica, e rivelano essere la vera causa delle maree.
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edizione 22.0 - 2022-04-14
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In questa pagina: avvertimento ||| 1 Prologo; 2 come aumentare i raccolti; 3 una forza conseguente; 4 strutture cumulative dissipative; 5 teoria sulle maree rivisitata.
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Avvertimento : Il lettore è avvisato che al presente non esiste ancora una peer review per questo nuovo argomento. Ce ne sarà solo dopo che altri ricercatori avranno eseguito le dovute osservazioni ed esperimenti.
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Prologo.
Questa pagina dintroduzione tratta in breve la procedura di semina utile per aumentare la germinabilità dei semi e i raccolti.
La procedura, di pubblico dominio, rende più efficiente nei semi i processi cumulativi dissipativi. In effetti, essa è utile per far aumentare i raccolti, nellordine da almeno il 30 al 50 %, e favorire lapparato radicale, che va più in profondità, così utile in caso di siccità.
Il lettore non troverà particolari difficoltà nel capire, accettare ed applicare la procedura di semina, proposta nel settore 2 di questa pagina.
Non così quando egli legge che detti processi danno la soluzione a due problemi non risolti della fisica, in quanto, per la maggioranza degli scienziati, queste non sono questioni aperte.
Come sempre, le novità non attese trovano delle resistenze ad essere accettate.
Come i processi vengono attivati.
I processi cumulativi dissipativi hanno luogo a modalità così peculiari, che è come se avessero una loro firma.
Essi sono attivati:
(1) dal movimento angolare rispetto ad altra materia;
(2) e da scambi di calore, prima prestati, quando detto movimento aumenta (fase cumulativa), e poi restituiti, quando detto movimento diminuisce (fase dissipativa);
(3) ma tutto questo può succedere solo quando il movimento è su velocità angolari critiche.
Per questa ultima ragione, essi possono aver luogo solo durante brevi episodi dinterazione. Salvo quando detto movimento insiste a lungo su una velocità angolare critica.
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Come aumentare i raccolti.
Tutto è partito dalla scoperta di come i semi gestiscono la loro capacità germinativa, in modo da mantenerla a lungo, grazie ai processi cumulativi dissipativi.
La scoperta mi ha permesso di mettere a punto una procedura intesa a rendere più efficienti i processi che già si svolgono, ma che vengono giocoforza lasciati al caso, perché la loro esistenza è ignorata.
Quando i semi sono fermi rispetto alla Terra.
Per la maggior parte del tempo, i semi sono fermi rispetto alla Terra; il loro movimento, capace di produrre effetti, è allora quello rispetto alla Luna.
La procedura per migliorare la capacità germinativa dei semi tiene conto dei calendari di quando succedono i processi cumulativi dissipativi nei semi fermi rispetto alla Terra, e di cosa li favorisce.
I calendari di semina.
In questo sito, i calendari di semina non indicano la velocità angolare dei semi rispetto alla Luna, ma la velocità angolare oraria della Luna, nel suo giro attorno alla Terra, definito in 86400 deltini, ed eseguito in un mese siderale.
Di conseguenza, le fasi cumulative possono aver luogo quando detto movimento viene indicato in diminuzione (periodi b-c; d-a), mentre le fasi dissipative possono aver luogo quando detto movimento viene indicato in aumento (a-b; c-d).
La procedura è meglio eseguita in un posto dove si può controllare il tempo della fornitura di acqua, come può succedere in una serra.
Esempio di esperimento.
Esito del raccolto dei due gruppi di semi (5+5), della stessa qualità, tenuti a due temperature differenti nella fase cumulativa (periodo d-a). La semina dei due gruppi ha avuto luogo nello stesso tempo il 7 aprile 2005, il giorno che precedeva linizio della fase dissipativa (periodo a-b).
Per i dettagli, vedere nellindice semi:
itinerario 1.1 Applicazione;
itinerario 1.2 Osservazioni ed esperimenti;
itinerario 1.3 Interpretazione dei fenomeni.
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Una forza conseguente.
Prima di considerare i processi cumulativi-dissipativi dobbiamo parlare della forza che li attiva. Essa è una forza conseguente, da me chiamata forza d, abbreviazione di forza dovuta al movimento angolare rispetto a dell'altra materia.
La forza d opera in coppia con unaltra forza conseguente, la gravità. Mentre la gravità è conseguente dellinterazione tra materia ed altra materia che si trova attorno, la forza d è conseguente del movimento angolare rispetto ad altra materia.
Come vedremo alla pagina 1.3.4, le due forze hanno caratteristiche ben distinte.
Le due facce della fisica.
I processi cumulativi dissipativi operano tra le due facce della medaglia della fisica: da una parte le due forze conseguenti gravità e forza d - dallaltra le leggi della termodinamica.
È in particolare la forza d che opera da contrappeso alla tendenza dell'entropia a crescere. Una tendenza che ci condannerebbe allinvoluzione, e agli effetti finali della seconda legge della termodinamica, quando non potranno più esserci scambi di calore.
In effetti, se consideriamo solo le leggi della termodinamica, isolatamente, senza prendere in conto le forze conseguenti, come abbiamo fatto finora, siamo poi portati a pensare e a dire che lentropia generale cresce inesorabilmente, anche qui sulla Terra, nonostante la prova contraria costituita dalla evoluzione nella Natura.
Darwin o Clausius.
Come si dice: o ha ragione Darwin, o Clausius. Non tutti e due. I processi cumulativi-dissipativi li mettono ora daccordo, nei rispettivi campi di competenza.
Evoluzione.
È infatti grazie ai processi cumulativi-dissipativi che si ha diminuzione di entropia senza degrado di energia.
Il vantaggio si riversa poi su tutti gli esseri viventi, permettendo l'evoluzione delle varie forme di vita qui sulla Terra. Fatto altrimenti non spiegabile.
Tutte le condizioni necessarie, affinché questi processi possano aver luogo sono presenti sulla Terra. Anche un adeguato campo magnetico sarebbe tra le condizioni necessarie.
Non così sulla Luna, né su Marte, ove, per quanto posso presumere, gli effetti della seconda legge della termodinamica non possono essere bilanciati dai processi cumulativi-dissipativi. In tali corpi celesti, ammesso che ci sia stato prima il processo di evoluzione, lo stadio della morte del calore è già stato raggiunto.
Gli esiti di esperimenti E, da eseguire sulla Luna e su Marte, potrebbero confermare o meno tali mie affermazioni.
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Strutture cumulative dissipative.
È bene ricordare che il fisico Ilya Prigogine aveva chiamato strutture dissipative i sistemi che consumano energia libera, producono ordine e disperdono calore.
Qui si parla piuttosto di strutture che si prestano ai processi cumulativi dissipativi. Grazie a questi processi gli acidi grassi nei semi, ed anche lacqua, possono diminuire la loro entropia.
Mi aspetto che questi processi possono aver luogo anche in altre molecole.
Dell'energia prima presa in prestito, poi restituita.
In fase cumulativa, dellenergia, sotto forma di calore, viene presa in prestito; le molecole tendono ad assumere configurazioni di più alta energia, e meno uniformi tra di loro.
In fase dissipativa, lenergia, prima presa in prestito in fase cumulativa, viene restituita; le molecole allora tendono a cadere su configurazioni di bassa energia, e più uniformi tra di loro, in una specie di reset, di auto-riorganizzazione.
Alla fine di questo doppio processo, il bilancio neghentropico è positivo. Lentropia è diminuita.
Diminuzione di entropia, senza degrado di energia.
Ciò succede quando il movimento - quello che induce i processi cumulativi dissipativi - è determinato dallaltra forza conseguente, la gravità. È allora che vi è diminuzione di entropia, senza degrado di energia, raggirando la seconda legge della termodinamica.
È un cambio di paradigma. Nei casi considerati, i processi dissipativi, introdotti da Ilya Prigogine, vengono preceduti, non più da consumo di energia libera, ma da scambi di calore durante la fase cumulativa.
Sulla base della diversa tendenza dei processi.
Come detto sopra, a ragione delle diverse tendenze dei processi nelle due fasi, laumento di entropia (peggioramento), in fase cumulativa, è più che compensato da una sua maggiore diminuzione (miglioramento), nella sua successiva fase dissipativa.
Per paradosso, entro certi limiti, i processi cumulativi danno origine ad opportunità per diminuire l'entropia, durante la successiva fase dissipativa. In questo senso, la fase cumulativa si rivela essere funzionale a quella dissipativa.
In altri termini, è la giusta variazione di temperatura, in ciascuna fase del ciclo, che fa diminuire lentropia.
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Teoria sulle maree rivisitata.
Anche lacqua si avvale dei processi cumulativi-dissipativi, grazie al suo movimento rispetto ad altra materia. Ciò la mantiene sana e vitale.
Ci sono delle ragioni per affermare che i processi cumulativi dissipativi causano anche il fenomeno delle maree, inteso come variazione ciclica della densità dellacqua, grazie ai processi cumulativi-dissipativi, indotti dal movimento rispetto a Luna e Sole.
Ciò succede secondo le modalità peculiari dei processi cumulativi dissipativi, prima specificate.
Secondo la teoria corrente sulle maree.
A questo punto, bisogna prima ricordare quanto è successo circa 330 anni fa.
Piuttosto di ammettere di non conoscere la causa delle maree, hanno deciso di attribuirla alla gravità, al costo di dover introdurre una seconda formula dell'attrazione del tutto assurda, specifica per le maree, dove la distanza viene elevata al cubo, al posto di quella normale, valida per tutto il resto, dove la distanza viene elevata al quadrato.
Così - hanno detto - non sarebbe il Sole ad attirare le acque dei nostri mari in media 178 volte più di quella che fa la Luna, come è secondo la formula normale dellattrazione, ma sarebbe invece la Luna ad attrarle in media 2,17 volte più di quello che fa il Sole.
Tutto questo in dispregio della regola fondamentale, per la quale il libro della Natura è scritto in caratteri matematici, come già prima aveva affermato Galileo Galilei. Caratteri corretti, non falsi.
Differenze tra quanto succede nei semi e nell'acqua.
Nei semi fermi rispetto alla Terra, ma in movimento rispetto alla Luna, le due fasi - cumulative e dissipative - si svolgono in due diversi periodi di tempo.
Lacqua, quando liquida, è invece composta di molecole che possono aumentare o diminuire la loro velocità angolare rispetto alla Luna non in accordo tra di loro. Così, i processi cumulativi e dissipativi si possono svolgere, in vari gruppi di molecole, in qualsiasi momento, a qualsiasi velocità angolare critica.
Solo a date condizioni, un sufficiente numero di molecole si muove alla stessa velocità angolare critica, rispetto per esempio alla Luna, per cambiare di volume in misura sensibile, in un tempo breve.
Solo allora si manifesta il fenomeno delle figure dacqua, disposte in modo più o meno regolare.
Raccolta degli indizi.
Gli indizi sono stati raccolti in una laguna, con due accessi al mare, che la fanno diventare una specie di lente astronomica naturale, nei momenti in cui cè una combinazione di variabili, che amplifica la generazione locale della marea.
Le più importanti variabili sono: (1) quando il movimento di acqua non stagnante è ridotto; e (2) quando il movimento della Luna si muove ad una velocità angolare critica, rispetto a molte molecole, per un tempo prolungato (quasi sempre solo ai punti a, b, c, d del calendario). Per maggiori dettagli vedere itinerario 2.3.
In alcuni casi le figure dacqua si muovono e prendono la forma di quelle che io chiamo onde di densità.
Il fenomeno onde di densità del filmato ha avuto luogo il 18 marzo 2011, al punto c del calendario, alla velocità angolare critica di deltini 139,4/hr.
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Una ricerca da concludere.
Quanto da me trovato deve essere confermato da altri ricercatori. Poi, questa ricerca è tutt'altro che compiuta. Io sono da solo, e ci sono ancora grandi aree da definire, per esempio la lista delle velocità angolari critiche alle quali i processi cumulativi-dissipativi vengono eseguiti.
Tuttavia, quest'ultima difficoltà può essere colta da altri come una opportunità, come un incentivo ad adottare questa ricerca per completarla, visto la mia età (sono nato nel febbraio del 1943).
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