2.3.4 - L'attenzione viene portata sull’acqua.

All'inizio del 2005, eri pronto a rivolgere l'attenzione sull'acqua, e capire se anch'essa si avvale di un ciclo cumulativo dissipativo, indotto dalla “forza d”.

L'acqua te lo avrebbe rivelato grazie ad eventi discontinui – la firma preferita della “forza d” - come lo avevi visto nei semi. Anche se a quel tempo non sapevi ancora quali potessero essere questi eventi. Il tuo percorso per arrivarci è stato lungo ed impervio. Lo sarà anche per il lettore di questo itinerario.

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prologo > indice maree > 2.3 Come iniziò questa ricerca sulle maree.

2.3.0 - Titolo, sottotitolo e avvertenza.
2.3.1 - Introduzione ad una ricerca ai suoi inizi.
2.3.2 - Problemi da risolvere.
2.3.3 - Una forza non considerata.
>2.3.4 - L'attenzione viene portata sull'acqua.
2.3.5 - A caccia di eventi discontinui.
2.3.6 - Le figure d'acqua.
2.3.7 - Problemi di percezione.
2.3.8 - Prospettive.

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Come il ciclo procede nei semi.

Nei semi - quando questi sono fermi al suolo, ma in moto relativo rispetto alla Luna - i processi cumulativi-dissipativi avvengono per periodi distinti alterni.

Quando la Luna sta diminuendo la sua velocità attorno alla Terra (b-c; d-a), i semi stanno aumentando la loro velocità angolare rispetto alla Luna, e sono in una fase cumulativa; quando invece la Luna sta aumentando la sua velocità attorno alla Terra (a-b; c-d), i semi stanno diminuendo la loro velocità angolare rispetto alla Luna, e sono in una fase dissipativa.

velocità angolare della Luna attorno alla Terra

Velocità angolare della Luna, data come media oraria per ciascun giorno, del recupero del ritardo, nel suo giro attorno alla Terra, eseguito in un mese siderale, la cui durata viene definita in 86400 deltini.

Come il ciclo potrebbe procedere nell’acqua.

Invece nell'acqua, detti processi - tu pensi - avrebbero luogo in qualsiasi momento, per la semplice ragione che l'acqua è un liquido, e che le sue molecole si muovono tra di loro.

A parziale ma importante compensazione del fatto che l'acqua è un liquido, c'è che essa ha un altissimo coefficiente di conduzione del calore, e quindi in essa, detti scambi sono più che favoriti. Tu già sai che questi sono essenziali, nei processi indotti dalla “forza d”.

Detti processi avrebbero luogo soprattuto a causa del moto rispetto alla materia circostante, e solo secondariamente, rispetto a Luna e Sole.

Nei fatti.

Nei fatti, ad un dato momento, anche se per caso numerose molecole possono essere alla stessa velocità angolare critica, rispetto alla materia circostante, la maggior parte delle altre, quasi sempre, non lo sono.

Gli effetti nell'acqua a causa del suo moto, rispetto alla materia attorno, sono copiosi. Sarebbero pure fondamentali nel mantenere l'entropia dell'acqua ad un basso livello.

Questi effetti non sono percepibili ad occhio nudo, in quanto, anche se succedono in qualsiasi momento, ovunque, hanno luogo in un continuo ripetersi del ciclo, in ambedue i sensi.

Quanto ai benefici, essi non sono considerati, perché vanno a far parte di una normalità, e sono dati per scontati.

Semmai ce ne accorgiamo quando qualcosa non va per il suo verso, quando questi processi diventano scarsi. È quello che succede quando l'acqua è in un sistema chiuso, è ferma, e la temperatura è uniforme. Si ha allora acqua stagnante.

Il movimento rispetto a Luna e Sole.

Invece - tu dici - possiamo apprezzare gli effetti secondari dovuti al moto dell'acqua rispetto alla Luna - ed in misura minore, anche quelli dovuti al moto rispetto al Sole - in quanto i relativi processi non succedono allo stesso grado, ovunque, nel corso di una giornata. Questi effetti secondari variano localmente con il passare delle ore, dando vita al fenomeno marea.

Effetto generale.

Di norma, possiamo vedere l'effetto, le maree, a causa del movimento di Luna e Sole, non così i processi che danno vita ad esso.

Detti processi non sono rilevabili dai nostri sensi, in quanto avvengono solo durante troppo brevi episodi d'interazione, durante i quali solo un limitato numero di molecole è implicato, nello stesso tempo; troppo poco per volta, per poter vedere cosa sta accadendo.

Numero dei processi.

Al fine di rilevare detti processi, tu dovevi capire in quale modo essi possono prodursi in grandissimo numero in poco tempo. Ciò avrebbe rivelato il modo in cui le maree sono generate.

A quatro condizioni, i processi sono amplificati.

Tu prevedevi che i processi possono essere amplificati, cioè estremamente numerosi, per unità di tempo, alle seguenti quattro condizioni.

Condizione n. 1: l'acqua non deve essere a temperatura uniforme, per favorire gli scambi termici.

Condizione n. 2: al tempo dell'osservazione /registrazione, il movimento di acqua non stagnante deve essere il più possibile ridotto.

Condizione n. 3: il ritardo della Luna, rispetto alla rotazione della Terra, deve essere ad uno dei valori critici di velocità angolare, specifici per l'acqua (ancora da definire).

Condizione n. 4: che detti valori critici siano pure di lunga durata, cioè che la loro variazione per ora sia zero, o molto vicina allo zero.

Variazione della velocità angolare della Luna.

La velocità angolare della Luna non varia quando il suo moto attorno alla Terra passa da accelerato, a quello decelerato; o viceversa, da quello decelerato, a quello accelerato.

Il ché succede quasi solo ai punti a, b, c, d del calendario della velocità angolare della Luna attorno alla Terra, che già avevi preparato, per sapere quando i semi fermi al suolo passano da una fase cumulativa, ad una dissipativa, o viceversa.

Velocità angolare, data come media oraria per ciascun giorno, del recupero del ritardo della Luna, nel suo giro attorno alla Terra, definito in 86400 deltini, ed eseguito in un mese siderale.

calendario 2022-2026 ||| per maggiori dettagli

È allora, ai punti a b c d, che gli episodi d'interazione durano abbastanza a lungo, se in coincidenza con un valore critico di velocità angolare valido per l'acqua. È quando i processi sono numerosissimi, ed il fenomeno di generazione della marea è amplificato, o iperamplificato.

Infatti, è vicino a quei punti che riuscirai a registrare dei video sul fenomeno di generazione della marea.

Tali video sono frutto della tua decisione di procedere ad una serie di osservazioni, da eseguire nella laguna veneta, ai punti a, b, c, d del calendario, con l'intento di rilevare nell'acqua comportamenti discontinui, senza sapere all'inizio cosa potessero essere.

Tu presenterai questi video nell'itinerario 2.5. Essi risulteranno utili per formulare l'ipotesi di come la “forza d” genererebbe le maree.

Test Z.

Nel programma originale di quello che hai chiamato “test Z” - metà osservazione, metà esperimento - c'era che dovevi testare tutte le velocità angolari, alle quali la Luna procede attorno alla Terra, nelle rare occasioni di quando quelle velocità variano meno di un secondo per ora. Ciò al fine di individuare eventuali valori critici.

Dopo aver avuto qualche risultato, come testimoniano alcuni video, il programma è stato da te interrotto nel 2013 in quanto troppe volte c'erano dei motivi a causa dei quali non si poteva eseguirlo: se succede di notte, se c'è vento >3 km/hr (le figure d'acqua sono allora scompigliate), se la profondità dell'acqua è insufficiente e gli scambi termici sono ridotti, o se altro ancora. In definitiva, non era un compito per un singolo, in una unica località.

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