Forze conseguenti.

Le forze conseguenti sono quelle che producono degli effetti senza che vi sia degrado di energia.

======================================================

© avviso di diritto d'autore ||| english ||| français

prologo > indice semi > 1.3 Interpretazione dei fenomeni.

1.3.1 Secondo la termodinamica a senso unico.
1.3.2 Una questione di fondo già posta.
1.3.3 Per una termodinamica bidirezionale.
>1.3.4 Forze conseguenti.
1.3.5 Il ciclo di germinabilità.
1.3.6 La “forza d” come segreto della vita sulla Terra.

======================================================

La disposizione della materia nello spazio produce, come conseguenza, due forze conseguenti, gravità e “forza d”, come postulata nella pagina precedente.

La prima forza conseguente, la gravità (conseguenza dell'interazione con altra materia), determina il movimento.

La seconda forza conseguente, la “forza d” (conseguenza del movimento rispetto ad altra materia) sfrutta detto movimento nei processi cumulativi-dissipativi, alla fine dei quali, a date condizioni, c'è diminuzione di entropia, senza comportare diminuzione dell'energia disponibile nell'Universo.

Caratteristiche della “forza d”.

La “forza d” ha caratteristiche sue proprie, differenti da quelle della gravità, per quanto ruguarda la formula, la funzione, la discontinuità di azione, e i suoi effetti.

Infatti la “forza d” si differenzia dalla gravità per quanto riguarda:
(1) il suo raggio di azione diminuisce in ragione della distanza in misura molto più grande che nel caso della gravità (la formula è da definire);
(2) la funzione (agirebbe sulle energie configurazionali delle molecole);
(3) la discontinuità di azione (si manifesta a dei valori critici di velocità angolare, durante brevi episodi d'interazione);
(4) i suoi effetti (condizionati da scambi di calore; in senso cumulativo, quando il movimento sta crescendo; in senso dissipativo, quando il movimento sta diminuendo. Senza scambi termici contestuali e coerenti con la tendenza del movimento, la “forza d” rimane senza effetti).

Inoltre, non si può escludere che la “forza d” possa operare solo in pianeti provvisti di un adeguato campo magnetico, ed una luna, massicia e non molto lontana.

segue